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La giornalista si alzò, era il suo turno di fare una domanda.
"Buongiorno Sergente, sono Billie Morison, del..." ma il pilota la interruppe subito.
"Ah, ti prego, Billie, questa è una conferenza informale, chiamami pure Alan..." le disse sorridendo, sornione.
Qualcuno prese appunti. Non era certo per i dettagli tecnici del Defender che tutta quella gente aveva pagato per essere lì. Erano stronzate come questa che avrebbero fatto impazzire i giornali, il giorno seguente.
Billie, presa in contropiede, cercò di concentrarsi sulla domanda. Doveva chiedere ad Alan... insomma, al Sergente Turner, se confermava le voci secondo le quale il progetto RG_001e era cominciato più di trent'anni fa e come spiegava il fatto che molti appartenenti al team di sviluppo del Defender fossero scomparsi inspiegabilmente proprio il giorno dell'esplosione di Baltimora, nonostante la base operativa fosse in Inghilterra. Doveva farlo, anche se rischiava di perdere il lavoro, tutta la sua popolarità...
"Sì... ecco... molti dei nostri lettori si chiedono: che cosa sono quelle grosse cose che il Defender ha sulle spalle?" Poi si sedette, in silenzio. Decise che avrebbe affrontato la vergogna in maniera composta, riservata.
Turner invece prese il suo cellulare, mentre rispondeva.
"Ottima domanda, Billie, in effetti quelle 'cose' sono piuttosto importanti nella strategia di combattimento del Defender."

Mentre parlava, delle immagini dell'RG apparvero sul grande schermo dietro di sé, rispondendo ai velocissimi tocchi delle sue dita sullo smartphone.
"Noi li chiamiamo 'pannelli percettori', ma hanno molte altre funzioni. Sulla parte inferiore, vi sono sensori termici, infrarossi, emettitori elettromagnetici di vari tipi, ed altre tecnologie che purtroppo non posso rivelare nel dettaglio in quanto soggette a segreto militare. Tutte queste informazioni vengono raccolte e trasmesse ad un sistema che combina la potenza del Motore Atomico degli RG e le conoscenze algoritmico-informatiche della Google Inc per elaborare informazioni sul nemico, mappe tattiche, scovare punti deboli, e molto di più. Questo attacco prende il nome di 'Google Brute Force Attack', e chi di voi si intende di crittoanalisi probabilmente capirà perché."
Turner bevve un sorso d'acqua, poi continuò.
"Abbiamo motivo di credere che le forme di vita che ci attaccheranno avranno un livello tecnologico superiore al nostro, e quindi che le operazioni di intelligence avranno un forte impatto sull'andamento della guerra. Per questo la Google Inc e l'Esercito Britannico hanno deciso di investire relativamente poco sugli armamenti dell'RG e concentrare i loro sforzi nella ricerca di sistemi utili a colmare più in fretta possibile il divario tecnologico tra noi e i nostri nemici. In fondo, vi ricordo che il motto della Google Inc è "Don't be Evil", e quello della Special Air Service britannica è "Who dares wins". Abbiamo fatto una bella sintesi, non trovate?"
Turner sorrise di nuovo, qualche flash lampeggiò nella stanza.

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