Saryu e Kālī



La pilota del RG003 è conosciuta nel mondo come Mahatma Saryu, sebbene lei affermi che quel titolo non le spetti poiché tutte le anime sono grandi.
Alcuni sostengono che sia l'erede spirituale di Gandhi, altri che sia frutto di un esperimento sociale volto ad unire l'opinione pubblica indiana sotto un unica voce, altri che sia stata introdotta nel progetto Pilastri della Terra per dargli un aspetto più umanitario e pacifico.
Ad ogni modo, nessuno sa bene dove e quando sia nata Saryu, si sa solo che fin dalla tenera età è diventata la guida spirituale di tutti coloro che si riconoscono nella politica della non violenza e della ricerca della verità, poiché in essa risiede Dio.
Nel corso del 2013 Saryu si è vista strappata dalla sua posizione religiosa e portata a furor di popolo all'interno dell'entry-plug di Kālī, un enorme colosso ingegneristico indiano ispirato alla Dea della distruzione il cui scopo è quello di proteggere la terra dalla minaccia aliena.

Nessun RG è tanto diverso dal suo pilota come Kālī è diversa da Saryu.

"...le spie luminose e gli allarmi sonori sembravano impazziti mentre un silenzio preoccupante si levava dall'interno dell'Imperatore e del Google Defender. Erano partiti in inferiorità numerica quel giorno e questo errore gli sarebbe probabilmente costata la vita.
Kālī si stagliava in piedi davanti al mecha e alle due navi di supporto alieno mentre Red Taija, gravemente danneggiato dal combattimento, faceva i conti con la sua condizione.



- Sergjiey, è inutile mettere a rischio anche la vostra vita, allontanatevi!

Un breve silenzio prima che il tipico accento del Tenente risuoni nella cabina di pilotaggio:

-Signori, signora, è stato un piacere combattere con voi.

Il possente RG russo color scarlatto, con un ultimo sforzo, lanciò il suo scudo contro il metcha nemico, danneggiandolo pesantemente prima di cedere al fuoco nemico. Saryu rimase in attesa di vedere l'entry-plug del compagno uscire dall'ammasso di ferraglie, inutilmente.

-Respira. Mantieni la calma. Concentrati.

Attorno a se, le carcasse degli altri colossi meccanici coloravano il mare con il loro sangue.
Glielo doveva, non potevano essersi sacrificati per nulla. Il sangue di Kālī non avrebbe tinto il mare di rosso, non poteva cedere, aveva sulle spalle la responsabilità di tutto il progetto.

Saryu aprì gli occhi:

-Kālī, conformazione Ultimate Embrace.

In un attimo dalle sei mani di Kālī si aprirono, come letali ventagli, altrettante lame rotanti. L'enorme colosso si spinse verso il metcha con una velocità inaspettata, travolgendolo, lacerandolo, smembrandolo in piccoli pezzi che caddero fra la rosa spuma del mare.
Saryu si abbandonò alla sete di violenza del suo RG, il quale alzò gli occhi luminosi verso i due velivoli alieni proprio mentre questi aprivano il fuoco.
Le sei braccia si mossero all'unisono portandosi a protezione del corpo, quando l'attacco cessò, il volto della Dea si contorse, l'enorme lastra metallica a chiusura della bocca si abbassò rivelando un cannone al plasma, le turbine che iniziarono a ruotare vorticosamente crearono un rumore assordante, simile ad uno straziante urlo femminile. Un raggio blu colpì i due bersagli con una potenza inaudita, disintegrandoli.

-Base Bardos, allarme rientrato. Preparate la sala operatoria per accogliere gli altri piloti, sto rientrando.

La terribile macchina si accucciò con delicatezza sul corpo devastato di Red Taija, le mani cercavano l'entry-plug all'interno delle lastre metalliche e delle fibre muscolari del RG.

Kālī si allontanò dal teatro di guerra portando con se 3 piccole capsule, proteggendole nella sua stretta. Dalla cabina di pilotaggio, un mantra accompagnava i passi pesanti della macchina da guerra sul fondale marino:

-Guidami dal non-essere all'essere, guidami dall'oscurità verso la luce, guidami dalla morte all'immortalità."

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