E' giunto il momento di dare piu spazio e una nuova veste alle epiche gesta dei nostri PG, perciò con soddisfazione vi annunciamo il lancio del nuovo sito che da oggi entra in vigore. 
Troverete comunque qui tutte le vecchie narrazioni e tutte le vecchie pagine...
Continuate a seguirci !!!
Vi aspettiamo sulla nuova piattaforma !



https://rghearts7.wordpress.com/

Resistance

Pensavate che i pilastri della terra fossero scomparsi?
Pensavate che fosse tutto finito?
Pensavate che gli alieni avessero abbandonato il pianeta terra ? 

Preparatevi a scoprire  cosa ha in serbo la Resistenza !

VERSO L'AVVENIRE

Serghey apre gli occhi, prima che la sveglia suoni, lo ha sempre fatto lo aveva imparato sotto le armi.
Era solito svegliare la propria compagnia in quanto da caporale prima e da istruttore poi, quello era uno dei suoi compiti.
Ultimamente apriva gli occhi e gli servivano parecchi secondi per ricordarsi dove era e a che punto fosse la sua vita. In poche settimane era successo talmente tanto che nessun uomo avrebbe retto il colpo...e si da il caso che lui non lo fosse, era qualcos'altro, come i suoi fratelli.

Sergente di Stato Maggiore NORMAN SHATTLER


NORMAN  SHATTLER

GRADO: Sergente di Stato Maggiore, U.S. Army
MATRICOLA: 6325812 
RAZZA: Caucasica
ALTEZZA: 70,8 inch 
PESO: 209 lb 14 oz
OCCHI: Castani
CAPELLI: Castani

DI STANZA: Attualmente presso Hulburt Field, Florida , distaccamento del'U.S.Army in difesa della base. FACENTE FUNZIONE: Reparto Approvvigionamenti,  Supervisore Ufficio Approvvigionamenti per il contingente U.S. Army di difesa della base.
TRATTI DISTINTIVI: Nessuno, soldato modello ma non decorato con riconoscimenti particolari, profilo freddo ed introspettivo, faccia comune senza segni distintivi particolari.

Agente Aaron Scott

 
Nome: Aaron Michael Scott
Data di nascita: 25/01/1925, Boston (MA)
Altezza: 1,85m
Occhi: azzurri
Capelli: castani
Segni particolari: nessuno

Figlio di Michael Scott (poliziotto) e di Anna Smith(casalinga, ex operaia), Aaron nasce a Boston nel 1925. Frequenta la Boston University e si laurea in Scienze Politiche nel 1949, anno in cui si arruola nei Marines. Combatte nella Guerra di Corea fino a che non viene congedato nel 1952. Nel 1953 viene assunto dalla Central Intelligence Agency (C.I.A.) e partecipa a varie operazioni tra cui la famosa PBSUCCESS (Guatemala) nel 1954;  da allora lavora spesso in coppia con la più giovane agente Marta Miller.

Wake Up




"Come on!
Uggh!"

"Chen! Quante volte ti ho detto di fare attenzione?" 
"Ha ragione signora Cooper, mi scusi".

Che ne sarà di noi?

Il rumore dell'elicottero sovrasta i miei pensieri, guardo i miei compagni e mi rendo conto di non sapere nulla di loro. Sono le 6 e mezza, siamo sorvolando il confine nord degli Stati Uniti, il nostro obbiettivo pare essere in Canada.
Il generale Fredman guarda ognuno di noi, ci scruta per scovare ogni piccolo tentennamento, ma noi non tentenniamo, noi siamo soldati americani scelti. Unità speciale, i migliori sul campo.

Giungiamo nei pressi dell'obbiettivo, l'elicottero si avvicina al suolo, uno ad uno scendiamo affrontando un salto di qualche metro, silenziosi come la notte ci posizioniamo attorno alla baracca, una motocicletta scassata e qualche impronta di pneumatico sono i segni evidenti di una attività recente.

Una sola finestra ha le persiane aperte in questa fredda mattinata di febbraio, Willow comunica via radio la presenza di una persona nel giaciglio, probabilmente un bambino. Non mi chiedo perché stiamo circondando armati una baracca con un bambino all'interno, non mi interessa, l'obbiettivo è tutto quello ciò che mi interessa, quanto è vero che il mio nome è Marta Miller.
Punto il mio M4 verso la porta dove il generale Fredman, in divisa di ordinanza, procede con il piano. Bussa due volte, nessuna risposta.
Bussa ancora, dalla radio la voce di Willow comunica movimenti sospetti nella stanza.
Bussa una terza volta, e finalmente la porta si apre.

Good Luck fellows




Do the impossible
See the invisible
Fight the power!
Touch the untouchable
Break the unbreakable
Fight the power!


Il pungente vento freddo della mattina canadese si insinua tra la visiera del casco e la sciarpa, graffiando il volto di Mark Jhonson mentre un pallido sole fa capolino tra le montagne alla sua destra.
La moto, una fiammante Yamaha XV920 divora la striscia di asfalto misto terra battuta che separa la casa dove lui, assieme agli altri tre piloti supersititi, si è nascosto ormai da piu di un mese e il resto della civiltà...

Ascolta

"Guidami dal non-essere all'essere, guidami dall'oscurità verso la luce, guidami dalla morte all'immortalità"
Questo mantra riecheggiava nell'entryplug di Kali mentre Saryu stringeva gli occhi, terribilmente spaventata da ciò che la aspettava.
In un certo senso, pensare che quelle sarebbero state le sue ultime parole, la confortava. Così come tutto era iniziato, tutto stava finendo, in un bellissimo circolo chiuso.
D'un tratto Saryu cessò di esistere, al suo posto si elevò Kanali, la sua carne bianca, percorsa da piccole vene azzurre, riluceva illuminata dei neon della base, due occhi dorati sormontavano la piccola bocca, contornata da denti appuntiti. Il suo primo pensiero fu: Vendetta.
[...]

"Nakamatzu, vieni fuori codardo. Sono venuta per ucciderti!"
"Sono già qui."

In quel momento il suolo inizio a sussultare, mentre l'intera base militare dispersa nell'oceano si muoveva sotto gli occhi di Kanali e Arabis. Lentamente e inesorabilmente, un enorme colosso di cavi, carne, lamiera e cemento alto 7 chilometri si innalzò accompagnato dal terribile frastuono del metallo stridente, mentre cascate di acqua percorrevano quel corpo distorto, ricadendo nell'oceano. Seguì qualche secondo di silenzio durante il quale i titani rimasero ad ammirare l'enormità della loro sfida; Kanali si girò verso il suo compagno di battaglia:

"Farà molto rumore quando cadrà"

Il Santo degli Assassini

Succede per caso, come molte delle cose che sono state motore delle loro vite.
Succede per caso che Mark Johnson, Capitano dell'Esercito degli Stati Uniti, trovi quel contenitore metallico in un vano miracolosamente intatto dell'armatura di Ares.

Dentro, un piccolo quaderno nero carico di appunti, un coltello, una sciarpa, e delle piastrine militari.

Con malcelata curiosità Mark scorre le pagine del quaderno che conosce bene.
Sono scritte fitte, con una calligrafia ordinata e una lingua che l'americano non conosce ma che immagina subito essere tedesco, poi andando velocemente più avanti trova qualche pagina appuntata in inglese.
La pagina è piena di cancellature e si vede che è stata scritta in più momenti, che intere parti di quello che c'e' scritto sono state ripensate più volte: